Quale capacità mi piacerebbe sviluppassero al meglio i miei figli?
L’attitudine all’ammirazione.
Vorrei che fra i pensieri della sera, quelli che si accovacciano con noi sul cuscino aprendoci la porta della notte, ce ne fosse sempre uno da dedicare ad un successo altrui. Ad un’azione positiva di un amico. O alla bellezza di una frase sentita pronunciare.
Anche da chissà chi…
Che la meraviglia sa sorprenderti all’improvviso… se ti fai sorprendere.
Mi piacerebbe si abituassero ai complimenti, quelli da fare. O che si emozionassero dei traguardi, quelli raggiunti dagli altri.
Vorrei per loro un doppio percorso, quello interno dell’amor proprio e quello esterno, dell’amor dato. Vorrei per loro una corsa alla felicità, di quelle che ti tolgono il fiato e che ti fanno le vesciche sui talloni, che per essere felice devi avere il cuore in gola ed i cerotti sui piedi, di quelli che sono talmente incollati che dovrai decidere se strapparli di colpo o lentamente.
Ma in ambedue i casi ti sarai risanato.
Che le ferite aiutano.
E ci puoi giocare la vita come a “BANDIERA” o a “UN DUE TRE STELLA!!!”, imparando quando è il momento di correre o quando è il caso di fermarsi.
Che non è vero che chi si ferma è perduto.
Perché se non sai fermarti hai perso in partenza.
E la partenza giusta non è in quarta, ma in prima.
Con tocco delicato sulla frizione, che se t’ingolfi è un casino.
E così, tra un “TIRO ALLA FUNE” ed un passo alla “MOSCA CIECA”, vorrei che i miei figli imparassero a sbrogliare le proprie matasse a suon di risate.
Che la felicità si conquista un pezzo alla volta.
Come quando all’asilo fai una collana di pasta, che sedanino per sedanino ti sembra sempre più bella. Però il segreto sta nel riuscire ad ammirare anche quelle degli altri bambini.
E poi, con la pasta avanzata ci puoi fare un sorriso.
Pezzettino per pezzettino.
Che se manterrai la capacità di apprezzare gli altri sorrisi, anche il tuo sarà più splendente.
E non s’ingolferà.
Che poi adesso c’è il cambio automatico.
Ma questa è tutta un’altra storia…
16 marzo 2017 at 23:49
Un bel pensiero …! Ci proverò anche io!
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17 marzo 2017 at 0:12
😉
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17 marzo 2017 at 7:36
bello….da seguire..grazie stefania
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17 marzo 2017 at 8:24
Grazie a te 😊. Buona giornata Stefania.
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17 marzo 2017 at 8:40
Bel pensiero 👍🏻
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17 marzo 2017 at 8:40
Grazie Adriano 😉
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17 marzo 2017 at 8:41
😊 oltretutto me lo tengo questo post come promemoria, sia mai che un giorno possa servire anche a me 😀
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17 marzo 2017 at 8:43
Chapeau! 🤗🤗🤗
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17 marzo 2017 at 8:43
😄🤗❤️
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17 marzo 2017 at 9:01
Bello! “Un sorriso nel primo volto incontrato al mattino è un benvenuto al giorno che inizia.” (Banana Yoshimoto)
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17 marzo 2017 at 9:04
Sono onorata di aver sorriso alla tua giornata! Grazie 😊
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17 marzo 2017 at 9:06
“La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.”
Banana Yoshimoto.
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20 marzo 2017 at 11:37
mi piace che tu parta dall’ammirazione per gli altri in questa calorosa aspettativa ben augurale per i tuoi figli. è una buona base, meraviglia e ammirazione, il resto viene quasi da solo.
piaciute le parole e le metafore.
ml
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20 marzo 2017 at 11:40
Grazie Massimo! Ammiro la tua gentilezza e la tua capacità di rendere orgogliose le persone di ciò che scrivono! Buona giornata. 😊
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