Tu che scendi silenziosa in notti di primo gelo e porti con te illusioni di pace e tranquillità.

Tu che avvolgi il paesaggio in nitide immagini invernali con la tua danza soave.

La tua discesa fluttuante, il tuo lento incedere ed il tuo esistere delicato sono cibo per la mia anima.

Ti osservo avvicinarti mentre il mio cuore si colma di poesia ad ogni tua carezza.

Ti sento vicina e sorella nel comune desiderio di abbracciare il mondo.

Qualcuno ha già scordato l’allegria condivisa assieme a te nell’infanzia, ora ti maledice e ti rinnega.

Io ti amo ancora, neve, e ti aspetto ogni anno con la gioia nel cuore quando, con il primo fiocco, mi baci la fronte.

 

• “Bianco”

• BARBAMILÙ, BARBAMILÀ

• Libroitaiano World, 2001