Ti sei sempre chiesta come facesse a girare così veloce quel mulino di latta sospeso fra due rocce…nelle vacanze estive fra i monti,tuo nonno tagliava su tre lati una lattina,ne piegava sapientemente la lamiera e,dopo avervi introdotto un rametto per lungo,la posizionava fra due massi di torrente ed il mulino iniziava a girare a gran velocità,senza mai fermarsi e senza mai cadere…a capitombolare spesso eri invece tu nei sentieri di montagna,rialzandoti ogni volta senza tante storie,perché le storie più belle te le avrebbe raccontate il nonno a fine percorso. Con quel coltellino magico non costruiva solo mulini,ma intagliava stupendi bastoni,in maniera abile e minuziosa,da utilizzare durante il tragitto. Avete vissuto le più belle avventure fra pioppi,castagni e quei simpaticissimi alberi “cerri” dalle ghiande che tu chiamavi “le riccioline”,per il loro caratteristico cappuccio biondo e capelluto. La prateria d’altitudine che si apriva nella sua tipica fioritura estiva,rappresentava la meravigliosa possibilità di ruzzolare all’infinito prima di pranzo,altro momento speciale in cui gustare quella pasta tanto saporita tipica di quel posto meraviglioso. All’epoca sapevi contare fino a sette,ma erano sempre molti di più i cubetti di guanciale che rubavi dalla pentola. Tua nonna rideva sempre di gusto quando raccontavi di aver visto i monti “della Ladra”,in realtà era la catena “della Laga”,anche se,a pensarci adesso,credi che avrebbero potuto chiamarsi anche così,per aver saputo rubare al mondo parte della sua bellezza per trasferirla nel loro tesoro più nascosto,il meraviglioso “Lago di Scandarello”. Hai sempre associato i nonni e le montagne ad un senso di serenità,la stessa che vorresti provare oggi se fossero ancora qui. Assisteresti con loro al “Palio dei somari”,quella meravigliosa gara fra asini che,correndo osannati come star,cavalcati dai loro sindaci ed indossando una cravatta,gareggiano a briglia sciolta per le vie del paese. Si parte dal “Somarodromo”,dove viene tenuto il discorso che precede la corsa: “Popolo della Via del Sale, l’onore è in ballo … acclamate con la vostra voce i Vostri eroi, sciogliete le briglie ai Somari e che sia dato inizio al Palio!”………………………………….Sai di non poter assistere a questa fantastica manifestazione folkoristica e non solo perché i tuoi nonni non ci sono più da molti anni ma perché Corso Umberto non esiste più e i 500 figuranti che lo percorrevano in abiti antichi ora ne raccolgono le pietre perché è Amatrice,oggi,a non esserci più ed è la stessa Amatrice,che a tutt’oggi,in questo 24 del mese che rappresenta una triste data ancor prima della vigilia di Natale,ha ancora molto da chiedere e da sperare ….è per le strade di Amatrice,che stasera,se potessi girare veloce come girava il tuo mulino di latta,correresti come in un palio per abbracciarne gli abitanti ed è dalle sue tristi alture che stanotte,se potessi raggiungere il cielo con un bastone di legno minuziosamente ed abilmente intagliato,ne lanceresti milioni di stelle per renderlo meno buio…..
24 dicembre 2016 at 20:50
M’hai riportato alla mente questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2015/11/29/cio-che-conta-davvero/. L’hai visto?
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24 dicembre 2016 at 20:53
Ti ringrazio! Non ho visto il film ma,ora che me lo scrivi,lo guarderò con piacere. Ciao,Buon Natale 😊
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24 dicembre 2016 at 20:53
Lo trovi su tantifilm. Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per la risposta, e buon Natale anche da parte mia! 🙂
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24 dicembre 2016 at 21:07
Che bel pensiero! Ti farò sapere sicuramente👍🏻
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25 dicembre 2016 at 0:49
Però ti posso dire nel frattempo cosa penso di un film che ho visto a marzo,ecco il post,ciao,buona serata. Ieri sera ho visto “THE DANISH GIRL” al cinema,un film puro,umano,vero…una visione che consiglio in particolar modo a tutti coloro che si arrogano il diritto di affermare cosa è giusto e cosa non lo è…a tutti coloro che pretendono di schematizzare ed indirizzare il sentimento altrui…a tutti coloro che pensano di conoscere l’amore ma che ne infangano il nome ogni qualvolta ne parlino a sproposito schernendo l’omosessualità…a tutti coloro che vestono le loro affermazioni di sacro,pur sapendo che il Cristianesimo stesso invita all’amore ed al rispetto nei confronti del prossimo (nonostante la religione cristiana abbia accettato,in varie epoche,le disuguaglianze sociali mentre predicava l’uguaglianza ed in nome della stessa abbia sopportato l’inferiorità della donna all’uomo e nascosto,con scabrosa abilità,perversioni sessuali terribili e traumatizzanti)…mi chiedo se tutti coloro che pensano di sapere come debbano amare gli altri,sappiano amare davvero o se non siano mossi da convinzioni radicate difficili da smantellare…cambiare un’opinione è possibilità di pochi,è capacità di chi crede veramente in sé stesso senza la necessità di riempirsi di teorie egoistiche ma stabilizzanti…ed allora succede che,INCREDIBILMENTE,la stessa persona che s’indigna responsabilmente di fronte alle grandi tragedie belliche e che,doverosamente ed indiscutibilmente,si commuove ogni anno di fronte alle immagini dell’olocausto o di qualsiasi altro dramma storico ,dei tempi passati e dei nostri tempi,perché,ahimè,alla bestialità umana non c’è limite,sia poi la stessa persona che non pensa ai tempi in cui agli omosessuali veniva applicata una camicia di forza prima dell’entrata in manicomio…non esistono tragedie di serie A e tragedie di serie B,esistono sicuramente differenze numeriche che rendono stragi umane indubbiamente più eclatanti di altre,ma dove anche una singola persona viva un dramma,dove un’anima venga sfregiata dall’ignoranza e dall’ipocrisia,dove tanti occhi si chiudano di fronte ad atti vessatori finalizzati alla clonazione dei sentimenti,lí,anche lí,sta la sconfitta dell’umanità e di noi stessi qualora non comprendessimo l’ingiustizia intrinseca ad ogni atto di sopraffazione…non si dovrebbe avere paura di aprire la propria mente…la chiusura mentale fine a sé stessa mette timide radici alle atrocità…la presunzione di eguagliare tutto il prossimo a noi stessi,che,a mio modesto parere,altro non è che una manifestazione d’insicurezza,crea drammi personali devastanti e spesso irrecuperabili.Fin dall’infanzia si dovrebbe spiegare ad un bambino la differenza fra dire gay e dire frocio,fra alcolista e alcolizzato,fra tossicodipendente e drogato,fra disabile e mongoloide,fra malato di mente e pazzo…il gioco delle parole custodisce l’universo,ma per poterlo insegnare si dovrebbe prima capire che una parola sbagliata può uccidere dentro,che una parola reiterata si trasforma in un fatto,che un fatto condiviso diviene un’azione di gruppo.Eccola,la sconfitta dell’umanità…
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4 aprile 2017 at 13:15
Bravissima, una descrizione fantastica. Ho rivisto tutto, pur non avendo mai visitato quelle strade, ne sorriso ai suoi abitanti. Mi credi che ho sentito un dolore immenso per quanto è accaduto, un dolore che non sarà mai colmato. Tra l’altro sapere che c’è gente che specula e che approfitta della situazione mi fa una rabbia!!! Li picchierei con queste mani e piedi!
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4 aprile 2017 at 13:17
Veramente,la speculazione è crudeltà pura,sempre e comunque. Grazie per aver letto l’articolo. Buona giornata 💖
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4 aprile 2017 at 13:18
E grazie dei complimenti 🤗
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4 aprile 2017 at 13:22
Scusami se ti disturbo,potresti dirmi se cliccando ora ti si apre? Grazie.
https://claudiabrugna.com/2016/12/25/di-stelle-e-mulini
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4 aprile 2017 at 13:27
E’ stato un piacere leggerti! Ora riesco a vederlo dal link…che strano!
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4 aprile 2017 at 13:28
Grazie della verifica,c’era un numero sbagliato nella data😅Comunque piacere mio 😉
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