Impastando pizza ho imparato l’amore. O almeno credo.
Nessuna dose ad occhio, ogni peso ha il suo perché. Come ogni emozione ha un proprio significato. E va dosata nella giusta proporzione. Perché, amore mio, se sei più geloso che gentile non sei la metà che desidero. Senza offesa.
Gli ingredienti rispettano una sequenza. Come ogni innamoramento ha le proprie tappe. Che è meglio non bruciare. Se la tua intenzione è d’infuocarmi la prima sera e dimenticarmi la seconda, avvertimi per tempo, che saprò fornirti l’indirizzo del negozio “COPPE E TROFEI” che sta sotto casa mia. Via WhatsApp. Numero Zero.
C’è un tempo massimo per far girare un impasto, oltre il quale la pasta s’incorda. Come nell’amore non ci si gira come burattini. Ma si danza al giusto passo. Che se mi metti fra le dieci bambole che non ti piacciono più, io sarò quella assassina. Senza rancori.
L’impasto perfetto avvolge il braccio dell’impastatrice tirandosi senza lacerazioni. Che nell’amore se non ci si abbraccia ci si perde. Ed è nell’intensità del tuo stringermi che diventeremo un intero. Senza limiti. E senza pudori.
Un impasto pronto si chiude a zucca su se stesso. Ed è in te che io vorrei racchiudere la mia favola. Non cerco principi azzurri, ma uomini ironici. Ridiamoci su.
C’è un tempo minimo d’impasto, prima del quale la pasta si rompe. Amalgamiamoci lentamente, che strapazzati è meglio di strappati.
Quando è tempo di fermarsi l’impasto scoppietta e comunica. Che se non ci si parla si vivono amori sordi. E vivere di silenzi, mi dispiace, non è la mia aspettativa. Parliamone. E, se necessario, discutiamo come folli. Per poi amarci come pazzi.
Al tocco un impasto deve essere liscio. Che all’anticellulite meglio le carezze. Di buccia d’arancia non si muore, di solitudine sì.
Per ottenere una buona pizza un impasto, al di là di doti teoriche ovviamente indispensabili, ci invita allo sguardo, all’ascolto ed al tatto.
Ecco… Forse l’amore dovrebbe funzionare un po’ così… Ci si osserva, ci si parla e ci si presta attenzione. E poi ci si assaggia e ci si annusa. E se troviamo il giusto punto di cottura, avremo fatto centro, nel palato e nel cuore.
14 febbraio 2017 at 20:31
e direi di sì……!
un bell’impasto ed è fatta
P.s. Pizza !!!!!! sì!
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14 febbraio 2017 at 21:03
A forma di cuore è perfetta! 😂
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15 febbraio 2017 at 10:51
parlar di pizza per parlare d’altro, fai venire voglia di una e dell’altro:)
nessuna dose a occhio, d’accordo, è una premessa necessaria, ma poi qualche stravaganza nella farcitura è raccomandata, perchè un pizzico di follia rende più appetibile..il piatto 🙂
ml
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15 febbraio 2017 at 10:54
Hai ragione,la follia resta il sesto senso necessario 😉
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23 marzo 2017 at 13:37
Amore e carboidrati 😜
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23 marzo 2017 at 13:39
Da farne un’abbuffata!!!
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27 marzo 2017 at 19:38
Complimenti per ciò che scrivi. E grazie per la nomination precedente. Ti ho nominato per il Liebster Award
https://dirtylaundry7.wordpress.com/2017/03/27/liebster-award/
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27 marzo 2017 at 19:43
Ti ringrazio del complimento e lo contraccambio! Ti nominato perché le tue questioni sono sempre molto interessanti. In settimana risponderò a tutte le tue domande 😊 Buona serata. Claudia 🙋
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