Ci si poteva amare anche fra punto e virgola. Quella breve pausa, non troppo breve, non troppo lunga, nella quale attendere ed attendersi. Quel darsi pian piano, a fil di vocaboli e a suon di poesie. Troppo precipitoso, amarsi sulla... Continue Reading →
Ballerina di strada e cantante da salotto. Lei. Di quelle che invece d’infilar coralli tessevano vocaboli. E ci ricamava sopra fantasie d’ogni genere, colpevoli soltanto d’esserle apparse in sogno. Che le storie si dovevano scriver subito. Per non perderle. Anche... Continue Reading →
Marzo. Mattina qualunque, d’una domenica qualunque. Dopo una chiacchierata a fil di dunque, con un amico dall’animo assolutamente non qualunque, parto in fissa con una canzone che gli vorrei inviare ma della quale non ricordo né titolo, né cantante. Conoscendo... Continue Reading →
Mia madre, mia figlia ed io. Che ci chiamiamo col nostro nome. In quel di Crema. Alias, Guadagnino. La proiezione è di quelle super attese. L’aspettativa alle stelle. Non la mia. Non voglio aspettarmi nulla. Ma desidero percepire. Lontano da... Continue Reading →
Linda e Lucia, che i nomi avrebbero dovuto scambiarseli in pancia. Lucia, "Lucius", "Lux", "splendente". Nome che i romani davano alle bambine nate all'alba. Lei, la più puritana, alla quale avrebbe calzato a pennello il nome della gemella Linda, sorprendentemente... Continue Reading →
Martedì è serata toast. Cotto e fontina compaiono magicamente in frigorifero il mattino e scompaiono in un volo poco dopo il tramonto. Lavorando nella ristorazione e cucinando per lavoro, nel giorno di chiusura, pan tostato e farcitura è la soluzione... Continue Reading →
Domenica sera. Fine luglio. La classica serata in cui si parte carichi per affrontare il pienone da rientro vacanze. Tutto ha inizio. Si procede a gonfie vele. Poco prima delle nove due gocce. Nel giro di qualche minuto il putiferio... Continue Reading →