Errore, mosse la mano superbo, gonfio di sicurezza nel petto che si fece scudo ad intelletto e ragione. Ragione, soffocò nell’impulso, pugnale balordo impugnato da sensibilità accecante e traditrice, la balorda. Decisioni offuscate da bagliori d’insensatezza, amori spinti al baratro da superficialità... Continue Reading →
Venne il progresso. E con lui cambiammo il passo. Non le scarpe. La camminata solamente. Digitalizzandola. Ed illudendoci di essere più forti. Più protetti. Perché schermati. Pieni di filtri, quindi, mentali ed emotivi in primis. Indi, non più liberi. La... Continue Reading →
SCARPEDIVENTO nacque veloce. Si gettò fra placenta ed aria in tre giri di quadrante, preciso come uno svizzero e bello fin dal primo battito di ciglia. Di precisione e velocità fece carattere. Di bellezza non fece vanto. Si rese timido... Continue Reading →
OCCHIDIMARE amava correre. Nacque con la corsa nei piedi, quel “citto” frettoloso, che la vita gli stava stretta, bramava di viversela tutta d’un fiato. Di conti senza l’oste ne fece da che lasciò il seno materno. Non gattonò neppure, quel... Continue Reading →
Le confidò d’esser felice... E lei, che si riteneva felice allo stremo, fu dunque spaesata... Aprì le porte ad una felicità nuova, condivisa, faccia di una stessa medaglia forse... Una felicità improvvisa che ora, chiamar così, le sembrava quasi d’insultarla,... Continue Reading →
"Di fiumi e (d)istanti”, poestoria di Claudia Brugna Leggila su TerzoPianeta.info
"Di piombo e leggende”, poestoria di Claudia Brugna Leggila su TerzoPianeta.info
Ci si poteva amare anche fra punto e virgola. Quella breve pausa, non troppo breve, non troppo lunga, nella quale attendere ed attendersi. Quel darsi pian piano, a fil di vocaboli e a suon di poesie. Troppo precipitoso, amarsi sulla... Continue Reading →
Ballerina di strada e cantante da salotto. Lei. Di quelle che invece d’infilar coralli tessevano vocaboli. E ci ricamava sopra fantasie d’ogni genere, colpevoli soltanto d’esserle apparse in sogno. Che le storie si dovevano scriver subito. Per non perderle. Anche... Continue Reading →
“Di Verbi e Ballate”, poestoria di Claudia Brugna. Leggila su TerzoPianeta.info
Marzo. Mattina qualunque, d’una domenica qualunque. Dopo una chiacchierata a fil di dunque, con un amico dall’animo assolutamente non qualunque, parto in fissa con una canzone che gli vorrei inviare ma della quale non ricordo né titolo, né cantante. Conoscendo... Continue Reading →
Mia madre, mia figlia ed io. Che ci chiamiamo col nostro nome. In quel di Crema. Alias, Guadagnino. La proiezione è di quelle super attese. L’aspettativa alle stelle. Non la mia. Non voglio aspettarmi nulla. Ma desidero percepire. Lontano da... Continue Reading →
Linda e Lucia, che i nomi avrebbero dovuto scambiarseli in pancia. Lucia, "Lucius", "Lux", "splendente". Nome che i romani davano alle bambine nate all'alba. Lei, la più puritana, alla quale avrebbe calzato a pennello il nome della gemella Linda, sorprendentemente... Continue Reading →
Estate 2017, primo Luglio, in rientro dalla riviera. Adriatica. Riccione bye bye. Mamma a fianco e prole in retro seduta, mentre il cd passa Fabri Fibra, ascolto il duetto dei miei figli in ritmica simbiosi. Ok che “a 15 anni... Continue Reading →
Anche l’ideal marito, da mongolfiera diviene zavorra se trascinato a suon di shopping. Milano city. Dodici dicembre. Un paio di calici di buon gewurztraminer a tutto pasto, mettono in serio pericolo l’equilibrio del mio sguardo. A metà tra l’assopito ed il... Continue Reading →
Martedì è serata toast. Cotto e fontina compaiono magicamente in frigorifero il mattino e scompaiono in un volo poco dopo il tramonto. Lavorando nella ristorazione e cucinando per lavoro, nel giorno di chiusura, pan tostato e farcitura è la soluzione... Continue Reading →
*IMPUT, nel linguaggio comune, risulta essere un incentivo, un invito al fare. Con grande euforia, colgo questo stimolo letterario dall’INCIPIT di Arianna Orazi degli #aedidigitali. Di seguito, la sua traccia, la foto da lei proposta ed il mio racconto che,... Continue Reading →
Mi sveglio a gradi. La pesantezza del mio sonno, che definire di piombo è poca cosa, si alleggerisce a tappe, in tre passaggi di staffetta da Morfeo a Dioniso. La prima suonata ha voce d’anatra, giusto per concedersi un risveglio... Continue Reading →